Cronologia di base
Se Restano solo i corvi fosse ambientato nel nostro mondo, sarebbe ambientato nel XII secolo. Ma da quando vampiri e lupi mannari sono intervenuti a modificare il corso di quella che è stata la nostra storia, anche gli anni non sono più gli stessi. Di seguito vi riporto la cronologia di base, quella attorno alla quale si è costruito tutto:
Anno 1147 ab Urbe condita (dalla fondazione di Roma): Eugenio con l’appoggio dei mannari di Arbogaste e il finanziamento dei vampiri occidentali di rango senatoriale sconfigge Teodosio I sul Frigido. L’ex impero romano si divide definitivamente in due, ma poiché entrambi gli imperi si dichiarano discendenti di Roma, quest’ultima è proclamata “metropoli”, dal greco città madre, governata da un console occidentale e uno orientale, di fatto da un’aristocrazia senatoriale che pesca sempre di più tra i ranghi dei vampiri. La capitale dell’impero occidentale è Milano, dove Eugenio mette fine alle lotte tra seguaci della religione degli avi e paolini (come verranno chiamati sempre di più, nei secoli successivi all'evento, rispettivamente chi segue culti di origine tradizionale e chi abbraccia quel monoteismo che mescola caratteristiche orientali e platoniche, che nel nostro mondo si è invece chiamato cristianesimo). Tra questi ultimi, l'estremista Ambrogio è condannato a morte da Eugenio nel 1150 come sobillatore.
Anno 1288 ab urbe condita: L’imperatore orientale Giustiniano tenta l’ultima unione tra i due imperi; fallisce la riconquista. Tuttavia l’impero orientale perde il diritto di definirsi romano e da quel momento si chiamerà bizantino. Ha una forte religione civica che è paolinismo, più o meno intransigente a seconda delle zone: ad esempio in Grecia l'aspetto platonico è più forte che altrove e il governatore tollera forme di culto antiche. In occidente, si fanno forti le pressioni politiche di umani e lupi mannari contro i vampiri. Soprattutto nelle zone periferiche dell’impero occidentale (Iberia, Franciterra, Germania superior e inferior, Isole del Nord ovvero Britannia) si determinano regni autonomi. Dopo 60 anni dal tentativo di Giustiniano, circa a metà del XIV secolo ab urbe condita (nessun altro calendario riesce ad affermarsi al posto di questo) dell’antico impero occidentale resta solo il regno d’Italia, che sposta la capitale a Ravenna, lontano dalle lotte tra nobili di tutte le razze che devastano il nord della penisola. Nel frattempo, Mehmet, mercante filosofo d’Arabia, e la moglie Khadija ricompattano le tribù arabe e i resti dell'impero persiano e prosperano grazie al commercio e, dall'inizio del XV secolo auc, anche entrando nei conflitti tra i regni del Mediterraneo: i Sarrasin, come vengono chiamati in occidente, combattono come mercenari e al termine delle guerre ottengono territori in sud Italia e Iberia. La filosofia di Mehmet si basa su un platonismo per molti versi vicini al paolinismo, ma non monoteista: ipotizza invece la discendenza di ogni cosa da una coppia divina, nella loro lingua Alla e Manat.
Metà del XV secolo auc (1467): avviene la “cacciata dei serpenti” nelle Isole del Nord. Si tratta di una rivolta importante che divide vampiri e umani delle isole: i vampiri sono guidati dal più anziano tra loro e si riuniscono sotto la sua bandiera con il simbolo del serpente, da cui il nome. I vampiri, inferiori di numero, sono sconfitti, perciò, assieme agli umani a loro fedeli si riversano nel continente mentre nelle isole si stabilisce un regno totalmente umano. Molti dei nuovi arrivati sono combattenti o lo diventano, inserendosi nelle lotte delle dinastie dei regni nati dalla disgregazione dell’impero occidentale. Attorno al 1500 a u c, carestie e una importante pestilenza obbligano le razze a fermare le guerre; la dinastia Teodoriciana ritorna sul trono d’Italia, appoggiata dal neonato Consiglio dei Nobili Vampiri che suggerisce il primo nucleo di quelle che andranno sotto il nome di leggi della bilancia a metà secolo. Il regno è quindi diviso in baronie, contee, marchesati e ducati riprendendo con qualche modifica le partizioni che si erano attestate subito dopo la sconfitta di Giustiniano, che vengono affidate ai discendenti dei signori più potenti di quella stessa epoca, distribuendole tra le razze. In segreto rispetto alla casa reale, il Consiglio stabilisce di non appoggiare mai altri che un umano sul trono; tre vampiri tra i più antichi e rispettati vengono eletti come maggiorenti del Consiglio e a loro volta rinunciano a governare una partizione territoriale in prima persona, accontentandosi di possedimenti personali. I tre vampiri sono Quinto Metello eletto princeps del Consiglio perché più anziano fra i tre, che si ritira nella sua villa in campagna nella Regio Reale; Falco che lascia il ducato di Crisantia al figlio Aureliano, e Nicodemo la cui fortezza si trova sul mare in Apulia.
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