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Un'altra anticipazione?
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Dal prossimo romanzo, il seguito di Restano solo i corvi , una piccola anticipazione, il finale della scena che ho postato ieri su Facebook: Giuliano si posizionò di fronte a lei nello spiazzo e alzò la spada: «Pronta?» «Peggio per me se non lo sono» La caserma si era fatta silenziosa quando Giuliano per primo provò un colpo dritto. Un colpo svogliato, tanto per saggiare il peso dell’arma, che Leonora deviò di lato altrettanto svogliatamente. Lo fece però verso la propria destra e fece un gran passo a sinistra: suo fratello era più alto di lei di una spanna abbondante e lei cercava il modo di avvicinarsi. «Non sembrate particolarmente colpito, duca» chiese re Guglielmo ad Aureliano, che aveva preso posto alla sua destra, senza nessun intento gerarchico ma semplicemente perché così erano disposti quando si erano avvicinati al palco per sedersi a vedere lo spettacolo. Aureliano fece un mezzo sorriso. «Sono i miei figli. Ci sono abituato» «Ah, che bello spettacolo, ne sarete o
Nel frattempo, ad Athesia...
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Un piccolo stralcio, assolutamente in prima bozza e non rivisto, dal romanzo che segue le vicende di Restano solo i corvi (e che ancora non ha nome): Il duca Aureliano di Crisantia fu il primo ad essere annunciato e ad entrare nella sala del ricevimento. A testa alta, seguito da Giuliano che portava a braccetto il suo famiglio, e da due armigeri che si sarebbero accomodati in fondo alla sala, tra gli accompagnatori non nobili. Subito dopo, il duca Marino del ducato del Golfo, che solo quando fu annunciato si accorse della presenza di Leonora e le rivolse uno sguardo di scuse come a segnalare che avrebbe voluto poterla salutare e parlare con lei prima di entrare. Dopo i duchi fu la volta dei marchesi: Adamante di Torlunga, Damaso delle Basse Langhe, Cesario delle Terre Alte. Nel frattempo Leonora era stata raggiunta dal conte Bryant di Oltrelago, suo alleato e amico di famiglia, che portava a braccetto il suo famiglio, Rose, e da Isabella di Malaspina. Erano impegnati a conversare
Strega
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Molti personaggi di Restano solo i corvi hanno una loro storia, che nel romanzo non c'è stata occasione di raccontare. Alcuni di loro però reclamano il loro spazio, e così è nato il racconto Strega , che potete scaricare gratuitamente cliccando qui , ed è ambientato attorno al 1740 ab urbe condita, quasi un secolo dopo che Leonora è diventata contessa di Mondecorvi e due secoli prima delle vicende narrate nel romanzo. Buona lettura! Foto di Couleur da Pixabay
Aggiornamenti
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Che cosa succede nel mondo delle tre genti? Succede che mi sono un po' impantanata nel prossimo racconto: ho cominciato a scriverlo, non sapevo dove chiudere la narrazione, quindi ho cominciato a riscriverlo da un altro punto di vista ma non mi ha convinto, quindi sono tornata alla prima stesura per correggerla. Potrebbe anche funzionare così, il che significa che per le feste potrebbe uscire un altro racconto liberamente scaricabile, di poche pagine, che ci racconta di uno dei personaggi comparsi in Restano solo i corvi (e accenna alla storia di un altro, ma per lui non è ancora tempo). Nell'immagine sotto c'è l'inizio della primissima stesura del racconto in questione. Poi oggi, mentre vago tra le corsie del supermercato, mi è venuta un'idea per il prossimo romanzo. Dopo Restano solo i corvi , sono rimasti aperti alcuni interrogativi e si apre una nuova possibilità. Non è che voglia fare la misteriosa per forza, ma se non avete letto questo romanzo non voglio s
Le tre genti: i lupi mannari
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I lupi mannari sono tra le tre genti quelli che compaiono meno nei racconti scritti finora per questo mondo. Esistono, ma sono piuttosto defilati in Restano solo i corvi . Eppure hanno anche loro una cultura e un ruolo in questo mondo. Forse un giorno avranno una parte maggiore nelle storie future, per il momento vi riporto qualche mio appunto su di loro. L’importanza sociale dei lupi mannari è sempre stata maggiore nelle popolazioni cosiddette barbariche rispetto all’impero antico, dove non hanno mai costituito un gruppo sociale coeso. A partire dall'XI secolo ab urbe condita (dalla fondazione di Roma) la loro importanza cresce e alla fine diventano una razza dominante al pari delle altre due. Sono comunque i meno numerosi: non si può essere trasformati in lupi mannari, se non si nasce tali. Anche per questo motivo, tendono a circondarsi di loro simili. Quando sono state stabilite le divisioni del regno e alcune di esse sono state assegnate a famiglie di lupi mannari, molti grup